Nube radioattiva verso l’Europa: realtà o propaganda di guerra?

Al momento non è ancora dato sapere se ci sia davvero un nube radioattiva in arrivo verso l’Europa, prodotta dalla distruzione di un deposito di armi all’uranio impoverito a Khmelnitsky. La notizia parte da un annuncio in cirillico, poi ripresa dal segretario del Consiglio di sicurezza russo, Nikolai Patrushev, durante una riunione a Syktyvkar nella tarda mattinata del 19 maggio. Nel suo intervento, riporta l’agenzia Ria Novosti, Patrushev ha richiamato l’attenzione sul fatto che la presunta nube radioattiva sia diretta verso l’Europa occidentale.

I dubbi sulla narrazione

La comunicazione da fonti istituzionali russe è arrivata a quasi una settimana dal presunto episodio scatenante, una fortissima esplosione a Khmelnitsky, quando sui canali social da giorni si era già diffusa, da parte di blogger filo-Putin o critici verso l’Occidente, una narrazione allarmistica.

Le protezioni usate dai soccorritori non erano quelle per le radiazioni.

I dati sull’aumento di radiazioni gamma cominciano l’11 maggio, 48 ore prima dell’attacco a Khmelnitsky. Inoltre, i cambiamenti nei livelli di radiazione sembrano essere piuttosto lievi. Le radiazioni gamma sarebbero aumentate nelle ore dell’esplosione da circa 100 nanosievert all’ora a 150 nanosievert, valori comunque molto bassi e non dannosi per l’organismo.

L’Agenzia atomica internazionale (Aiea), mobilitata ai massimi livelli in Ucraina per i rischi alla centrale di Zaporizhzhia, non ha lanciato alcuna allerta.

L’Agenzia atomica polacca ha precisato di non avere ricevuto alcuna notifica di emergenza radioattiva.

Il condizionale in tutte queste notizie è d’obbligo. La propaganda in guerra domina l’informazione ed è sempre difficile distinguere il vero dal falso, dalla propaganda, dalla narrazione costruita ad arte per manipolare l’opinione pubblica e sostenere la propria causa. E’ sempre stato fatto e continuerà sempre durante le guerre e, purtroppo, non solo.

Le opinioni espresse in questo articolo sono dell’autore.

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