Sciopero contro il piano vaccinale per i nuovi obblighi e lo sfascio della sanità pubblica il 26 maggio

Il governo Meloni ha varato il PNPV ( piano nazionale prevenzione vaccinale ) che prevede la possibilità di obblighi vaccinali diffusi per alcune categorie di lavoratori.
La F.I.S.I. (Federazione Italiana Sindacati Intercategoriali) ha indetto uno SCIOPERO GENERALE di tutti i settori pubblici e privati, di tutto il personale dipendente per l’intera giornata del 26.05.2023, mentre per il settore dei vigili del fuoco lo sciopero è dalle ore 9.00 alle ore 13.00 del 26. 05.2023.

Le motivazioni dello sciopero sono di seguito specificate:
–  Contro il PNPV (Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale) che prevede nuovi obblighi.
–  Per il reintegro di tutti i lavoratori radiati (sanitari) e per la restituzione degli stipendi non corrisposti ai lavoratori sospesi (sanitari – forze dell’ordine – personale scuola).
–  Per impedire che i docenti siano gradualmente e definitivamente sostituiti dall’intelligenza artificiale (AI) e dalla scuola 4.0.
–  Per bloccare l’invio di armi e impedire che la guerra in corso si espanda nel cuore dell’Europa.

Tra le motivazioni dello sciopero generale indetto dalla FISI vi è anche la protesta contro lo sfascio della sanità pubblica cagionato da una gestione politica regionale clientelare che sta orientando la popolazione verso la sanità privata ed a pagamento ( per chi se lo può permettere).

In pandemia migliaia di morti sono stati causati dall’assenza di una assistenza territoriale efficace che ha di fatti abbandonato i pazienti a casa senza possibilità alcuna di diagnosi, cura e assistenza.

Il “mantra” ideato dal Governo della “tachipirina e vigile attesa” è servito a giustificare l’assenza di ogni assistenza territoriale a spese della vita delle persone che , per poter accedere alle cure, dovevano attendere le prime difficoltà respiratorie ( quando era già tardi)La gestione della sanità , delegata alle regioni per la modifica al Titolo V della Costituzione, ha generato clientele, voto di scambio ed aumenti dei costi.

Nel contempo , negli ultimi anni, si è proceduto a limitare le assunzioni pubbliche di Medici, Infermieri, O.S.S. ed addetti alle pulizie , sostituiti da Cooperative di servizi su cui Sindaci e politici locali di maggioranza hanno ottenuto assunzioni clientelari. Molti sono stati gli scandali in sanità”   dichiara il Segretario Generale della FISI Rolando Scotillo , che chiosa “in Pandemia , però , tale distorsione è stata più evidente  con la scusa dello Stato di emergenza. Mascherine, Presidi Sanitari ( respiratori?) ad alto costo ed inefficienti e assegnazioni di posti letto al privato  senza evidenza pubblica, hanno caratterizzato la “Pandemia” come un pozzo senza fondo con  risorse pubbliche (pagate dal contribuente) utilizzate a fini privati sulla pelle del cittadino. Non ha senso , visto ciò che è successo, mantenere in capo alle Regioni la competenza del Sistema Sanitario che deve essere riportata nelle competenze dello Stato per una maggior equità. Il Governo precedente ha sulla coscienza 30.000 morti per abbandono. Tale è infatti la differenza media di mortalità tra l’Italia ed altri Paesi. Che la giustizia faccia il suo corso ed individui le responsabilità.”

Nella giornata del 26 maggio, ci saranno manifestazioni nei capoluoghi di regione davanti alle prefetture e le delegazioni saranno ricevute dal Prefetto per la redazione di un verbale da trasmettere alle autorità del governo centrale.
Siete tutti invitati alla massima partecipazione e mobilitazione e a mettervi in contatto con i vostri referenti regionali.

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