“L’ideologia gender sostiene che se non è possibile modificare il sesso oggi lo sarà domani, ma vediamo perché non è così”, spiega Der Einzige.
1) TRAPIANTO DI GENITALI
Il trapianto di utero è già stato praticato nelle donne, l’intervento non è esente da rischi, ed in alcuni casi si sono verificate delle infezioni all’utero o delle trombosi ai vasi sanguigni uterini. L’idea di trapiantare uteri di donne ad uomini è al momento una congettura, ma alcuni ricercatori vorrebbero davvero farlo. Non basta trapiantare ad un uomo un utero: poiché il surrogato del genitale femminile che attualmente costruiscono si basa su pelle derivata da quello maschile e in alcuni casi pezzi di intestino e di peritoneo, questi uomini dovrebbero prendere degli immunosoppressori per non sviluppare rigetto verso l’organo trapiantato, e sono a rischio di sviluppare delle infezioni date dalla colonizzazione della flora intestinale, e siccome non si sviluppano i lattobacilli in grado di acidificare il ph, la gravidanza non è possibile. L’unica soluzione sarebbe asportare anche il genitale femminile, ma questo provocherebbe rischi per la donatrice. I rischi ci sono anche per un’eventuale bambina nata da questa gravidanza: se all’uomo non vengono asportati i testicoli, la produzione di ormoni maschili potrebbe portare ad maschilizzazione dei genitali della futura bambina. Nel trapianto di genitali maschili si trovano nella fase sperimentale pre-clinica, con esperimenti sui cadaveri per espiantare i genitali esterni e le gonadi maschili.
2) ALTERAZIONE DEL DNA
Si tratta di studi pionieristici, ma sono riusciti a modificare i cromosomi dei ratti. Lo studio, pubblicato su Science, ha utilizzato embrioni e ingegneria genetica per indurre la fusione di due coppie di cromosomi tra di loro e i cambiamenti genetici sono stati passati alle generazioni future. Questi esperimenti riguardano soltanto gli embrioni, e non si possono ancora modificare i cromosomi di individui adulti.
Non possono modificare il DNA, ma solo la sua trascrizione attraverso modifiche dell’imprinting aggiungendo un gruppo metile in alcune zone del DNA che fungono da interruttori per la trascrizione di alcune proteine. Questo studio ha trovato che persone sotto terapie ormonali hanno il 3% dei geni metilati modificati dalla terapia ormonale perché assumono il partner di metilazione dell’altro sesso.
3) COSA RIMANE?
Facendo finta che sarà possibile modificare i cromosomi di alcune parti del corpo (anche se lo vedo impossibile) e fare dei trapianti di genitali, comunque non si potrebbe affermare che sia avvenuto un cambio di sesso, perché rimangono due fattori immodificabili: lo scheletro e le differenze nel cervello dell’uomo e della donna alla vasopressina e all’ossitocina. Nell’uomo e nella donna questi ormoni sono complementari: nell’uomo la vasopressina promuove sia l’affetto verso i figli e la compagna (1, 2) sia l’aggressività verso gli estranei con il fine di proteggere la propria famiglia (1, 2). Gli stessi effetti nella donna sono dati dall’ossitocina (1, 2, 3, 4), e somministrare vasopressina ad una donna riduce l’aggressività, così come somministrare ossitocina ad un uomo, mostrando che questi due ormoni hanno effetti opposti nell’uomo e nella donna. La differenza di risposta cerebrale ad essi viene già sviluppata durante la gestazione, e né nel cervello adulto, né in quello pre-puberale è possibile modificarla.
CONCLUSIONI
Il sesso è una caratteristica immodificabile di cui ognuno di noi è dotato, e non può essere cambiato con l’intervento umano. Questo è durissimo da accettare da un’ideologia che ritiene di poter modificare la realtà attraverso il pensiero. Gli interventi chirurgici, terapie ormonali e quant’altro potranno solo portare alla produzione di “androgini” che non sono né carne né pesce, la cui vita viene distrutta, come al solito, dalle menzogne dei medici che lucrano su di loro. Ripiegare sull’identità di genere non è una soluzione, perché essere e identificarsi sono due cose diverse”.
Le opinioni espresse in questo articolo sono dell’autore.
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