Quale Italia si festeggia oggi 25 aprile?

Mai come quest’anno i festeggiamenti del 25 aprile hanno portato con loro discussioni. Nessuno mette in dubbio la liberazione dai fascisti, ma guardano all’attualità si vede una società che è stata divisa, non unita, dai pass e dalle vaccinazioni. Non se siamo usciti migliori e questa festa evidenzia tutte le divisioni in atto.

Mattarella chiede di tenere viva la memoria della liberazione. E’ giusto, sono stati tempi bui. Chi di noi ha avuto la fortuna di ascoltare i racconti di chi quel periodo l’ha vissuto, lo sa. Senza la tessera fascista non solo non si poteva lavorare, non si poteva comprare il pane.

“Negli anni della mia giovinezza festeggiavo la liberazione insieme ai miei genitori ed ai partigiani veri, quelli che la guerra la avevano combattuta non a parole ma armi alla mano. Considero la Resistenza un episodio fulgido della nostra storia. Malgrado gli errori e le tragedie, che pure vi furono e sono il portato, per certi versi inevitabile, di una guerra terribile, la Resistenza ha reso possibili quattro decenni di pace e prosperità. A trarne giovamento sono stati soprattutto gli italiani più umili: gli operai, i contadini, gli impiegati”, ricorda Silvio della Torre. “Vivo questo 25 aprile con grande disagio”, continua.

Anche il tempo della pandemia è stato buio, non solo per i lutti, ma per gli inganni, ora si può dire, e le esclusioni delle persone dalla vita sociale e dal lavoro. “Quale 25 aprile si ricorderà di noi? Quale? Vergognosamente insultati e umiliati dagli autoproclamati governi dei migliori? La manipolazione di massa vissuta negli ultimi tre anni è più bieca e ripugnante di un fascismo che aveva, per lo meno, dichiarato se stesso”, scrive l’Associazione Libero Arbitrio.

“Coloro che si apprestano a celebrare l’evento (poco importa che lo facciano con convinzione o “obtorto collo”, in quanto eredi del fascismo) si sono tutti distinti, prima, per aver magnificato il green pass, ora, per il bellicismo antirusso”, continua Silvio Della Torre. “Coloro che lanciavano parole di odio contro dei concittadini incensurati, che invocavano e praticavano la discriminazione contro bambini di dodici anni, che impedivano la frequenza a studenti universitari e toglievano il lavoro e lo stipendio a padri di famiglia, coloro che si indracavano, al pari dei capò, contro il loro vicino, il loro collega, il loro sottoposto, coloro che oggi invocano più sanzioni, più armi , più guerra contro la Russia, contro la Cina, contro l’Iran, contro tutti, saliranno sul palco e si riempiranno la bocca di parole come democrazia, libertà, pace, antifascismo.

È difficile immaginare un tradimento più estremo dello spirito e dei valori della Resistenza. I partigiani, quelli veri hanno combattuto per un’Italia molto diversa da quella che voi avete creato”.

Le opinioni espresse in questo articolo sono degli autori.

Leggi le ultime notizie su www.presskit.it

Può interessarti anche: Lo spettro del nazismo: “organi discrezionali estranei si affiancano al parlamento”, Giorgio Agamben

Seguici su Facebook https://www.facebook.com/presskit.it

Seguici su Sfero: https://sfero.me/users/presskit-quotidiano-on-line

Seguici su Telegram https://t.me/presskit

 

 

 

Altri articoli interessanti

Social Media Auto Publish Powered By : XYZScripts.com