Petizione contro il brevetto dei semi: sono patrimonio comune

“Chiediamo che entro un anno venga organizzata una conferenza dei ministri di tutti i paesi aderenti all’Ufficio europeo dei brevetti, al fine di implementare misure efficaci per fermare i brevetti sulla coltivazione e l’allevamento convenzionali di piante e animali. Occorre adottare tutte le misure possibili, sia a livello nazionale che europeo, per bloccare i brevetti sulle piante coltivate e gli animali allevati in maniera convenzionale”, così inizia la petizione contro il brevetto dei semi.

Attualmente, 10 corporazioni da sole possiedono circa il 75% del mercato internazionale delle sementi. Le tre principali, Bayer-Monsanto, DuPont e Syngenta, controllano oltre il 50% del mercato. Approfondimento: http://www.no-patents-on-beer.org/en/background/negative-effects

Sebbene i brevetti sulle coltivazioni convenzionali siano proibiti, i brevetti sulle coltivazioni che avvengono tramite ingegneria genetica, incluse le nuove tecniche come quella della modifica del genoma, sono consentiti. Nelle richieste di brevetti, le aziende restano volutamente vaghe nella distinzione tra ingegneria genetica e coltivazione convenzionale. In ogni caso, tutte le piante e gli animali dotati delle caratteristiche descritte nei brevetti vengono rivendicati come invenzione. Molto spesso vengono introdotti degli extra come “elementi tecnici” per simulare invenzioni reali. https://www.no-patents-on-seeds.org/en/publications/report2021

Una manciata di corporazioni possiede il nostro cibo. [1] Decidono cosa i contadini possono coltivare e quanto dobbiamo pagare per i loro prodotti.

Giganti come Bayer-Monsanto e Carlsberg possono farlo perché si impossessano dei nostri semi brevettandoli: dai meloni ai pomodori fino all’orzo per fare la birra.

Per cinque anni abbiamo organizzato campagne per ottenere che l’ufficio che decide sui brevetti (l’EPO – l’Ufficio europeo dei brevetti), vietasse i brevetti su piante e animali. E abbiamo vinto! Ma le aziende stanno cancellando la nostra vittoria sfruttando quei punti in cui le regole non sono chiare al 100%.

Per bloccare queste aziende basterebbe che i ministri rendessero le regole sui brevetti ancora più severe. Le stesse regole sono state implementate grazie alla pressione pubblica di persone come noi.

E noi sappiamo di poterci riuscire di nuovo, questa volta la nostra comunità è ancora più forte. Abbiamo 50 organizzazioni indipendenti dalla nostra parte, tra cui alcune birrerie locali di tutta Europa.

Insieme chiediamo ai nostri ministri di organizzare una conferenza ufficiale per prendere decisioni drastiche che possano impedire alle aziende di manipolare le regole. Aggiungi ora il tuo nome!

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