Sentenza Corte Costituzionale e “sacrificio del singolo individuo in nome della solidarietà sociale”

“La Consulta, discostandosi peraltro  radicalmente dell’orientamento fino a quel momento seguito, ha ucciso la nostra Costituzione in quanto ha legittimato la pratica del sacrificio del singolo individuo in nome della solidarietà sociale”, scrive l’Avvocato Cecilia Cusi di Ali – Avvocati Liberi.  “In tal modo, ha ratificato tutti i crimini commessi dalle istituzioni in questi ultimi tre anni, cristallizzando lo strumento del controllo, vero obiettivo delle politiche totalitaristiche sdoganate dal Covid19.

È  costituzionalmente legittimo a tenore della Corte  che non vi sia alcuna certezza sull’efficacia e sicurezza dei v. che sono stati messi in commercio in assenza ed in dispregiativo di qualsiasi controllo in particolare sulla tossicità e cancerogeneità.
Sono legittimi i morti ammazzati dai protocolli criminali “tachipirina e vigile attesa” così come i migliaia di morti e danneggiati dagli effetti avversi provocati dai v.
Legittime sono evidentemente anche  le misure adottate dalle istituzioni durante l’ “emergenza sanitaria ” così come le imposizioni  poste in essere per ingenerare volutamente paura ed allarmismo nei cittadini al solo scopo di piegarli ad accettare acriticamente misure di annientamento e prevaricazione dei diritti e delle libertà costituzionalmente garantiti.

Tutto quanto accaduto  è  legittimo, insomma, perché ogni sacrificio umano è giustificabile in nome della solidarietà sociale, ragion per cui, per l’interesse collettivo e nel rispetto del dovere di solidarietà,  tutto sarà d’ora innanzi lecito e legittimo.

Sbaglia chi pensa che le istituzioni concederanno una tregua: la strategia dello stato di emergenza è ormai la normalità.
Lo abbiamo vissuto sulla nostra pelle passando da uno stato di emergenza sanitaria ad uno stato di emergenza prima climatica e poi energetica.

Ma sebbene la Costituzione possa ritenersi morta, da individui liberi ed ancora vivi noi  andiamo avanti, decisi a non arretrare neanche di un passo, perché così ci impone la nostra coscienza e perché,  come ebbe a sostenere Cesare Beccaria, non vi è libertà ogni qualvolta le leggi permettono che in taluni eventi l’uomo cessi di esser persona e diventi cosa”.

Le opinioni espresse in questo articolo sono dell’autore.

Qui le tre sentenze della corte costituzionale sui vaccini:

1- Obbligo vaccinale per i sanitari non irragionevole né sproporzionato per la Corte Costituzionale

2- Per la Corte Costituzionale il tampone non può sostituire la vaccinazione per il personale sanitario

3- Pubblicata la sentenza sull’obbligo vaccinale: perché è inammissibile se si lavora da remoto

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