Zelensky a Sanremo: cresce il movimento contro la propaganda di guerra. Diffida alla Rai

Il Presidente dell’Ucraina si collegherà da remoto con l’Ariston  durante l’ultima serata del Festival di Sanremo. L’Associazione Utenti dei Servizi Radiotelevisivi  annuncia una formale diffida indirizzata alla Rai in cui si chiede di non consentire la partecipazione del presdidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky al festival di Sanremo, dopo le lamentele di molti consumatori che, spiega l’associazione, “si schierano contro la partecipazione del presidente ucraino all’Ariston”.

Moni Ovadia ha lanciato un appello su Il Fatto Quotidiano per fermare questa apparizione. Sono molti gli intellettuali e singoli cittadini che si sono schierati contro la propaganda di guerra al Festiva di San Remo. “C’è una mediatizzazione ossessiva della guerra, al posto di perseguire la strada della diplomazia e della pace, promuoviamo una deriva militarista furiosa. Da privato cittadino che risponde prima di tutto alla sua coscienza, ho subito aderito all’appello per ritirare l’invito a Zelensky. Anche se nella Russia di Vladimir Putin starei in galera per difendere i diritti delle minoranze, credo prima di tutto che il presidente russo non sia Hitler e preghiamo che non ne venga un altro. Credo che sia giusto che il popolo italiano sappia che ci sono persone che dissentono da questa pandemia bellicista e che pensano che la via per la fine della guerra non sia fornire armi“.

“Condividiamo l’appello lanciato oggi da una lunga schiera di intellettuali per dire no a Zelensky a Sanremo -spiega l’Associazione Utenti dei Servizi Radiotelevisivi- Un festival musicale, per di più trasmesso da una rete di Stato finanziata dai cittadini che pagano il canone, non può diventare un palco politico, indipendentemente dall’aggressione subita dall’Ucraina e da chi abbia torto o ragione. Il rischio concreto è quello di trasformare l’Ariston in un teatro di propaganda dal quale chiedere più armi e interventi dello Stato a favore dell’uno o contro l’altro, contravvenendo agli obblighi del servizio pubblico che impongono alla Rai equilibrio, pluralismo e par condicio”.

Per tale motivo l’Associazione Utenti dei Servizi Radiotelevisivi ha presentato una formale diffida ai vertici della rete e alla Commissione di Vigilanza Rai, chiedendo di escludere la partecipazione di Zelensky a Sanremo e di prevedere, nel corso del festival, un minuto di silenzio per le vittime della guerra in Ucraina. In occasione della kermesse canora, l’Associazione fa sapere inoltre che realizzerà un programma radiofonico intitolato ‘Ridateci Sanremo’, durante il quale interverranno personaggi famosi ed esperti a commentare le varie serate del festival e si darà spazio alla voce del pubblico con i legali che risponderanno ai dubbi dei telespettatori specie in tema di televoto.

L’Associazione Utenti Dei Servizi Radiotelevisivi (organismo iscritto al Cncu e riconosciuto dal Ministero delle imprese) è associazione nata a tutti gli effetti di legge nel 2002 con carattere di volontariato, senza scopo di lucro e con il fine di perseguire finalità di solidarietà sociale e di tutela dei diritti civili. L’Associazione Utenti Dei Servizi Radiotelevisivi intende operare attivamente sul territorio nazionale per tutelare, assistere, rappresentare e difendere con i mezzi previsti dall’ordinamento gli utenti dei servizi radiofonici e televisivi, erogati sia dall’emittente pubblica che dai privati.

L’associazione ha quale sua esclusiva finalità quella di tutelare con ogni mezzo legittimo, ed in particolare con il ricorso allo strumento giudiziario, la promozione di studi, iniziative giuridiche, attività di informazione dell’opinione pubblica per la salvaguardia dei diritti ed interessi degli utenti della programmazione radiofonica e televisiva, sia essa pubblica o privata, la promozione di ogni iniziativa utile all’attuazione dei principi costituzionali in materia di libertà di manifestazione del pensiero e del diritto di informazione, la valorizzazione del ruolo dei cittadini ed utenti quali soggetti partecipi dei processi comunicativi, la sorveglianza sulla pubblicità affinché essa operi e si svolga nel rispetto della disciplina giuridica, la promozione di iniziative ed interventi presso l’opinione pubblica e gli organi istituzionali per sollecitare qualunque tipo di intervento normativo teso alla tutela di interessi collettivi.

L’Associazione Utenti dei Servizi Radio-televisivi, si schiera dalla parte del teleutente, offrendo altresì il servizio denominato “Sportello degli utenti cittadini” per facilitare il contatto tra i cittadini e la giustizia, affinché gli associati che abbiano bisogno di un consiglio legale a titolo individuale e superindividuale di qualsiasi genere, nella loro qualità di cittadini-utenti dei servizi radiotelevisivi, possano usufruire della consulenza legale gratuita di un avvocato previa fissazione di appuntamento.

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