Sciopero benzinai da questa sera: costi per oltre 400 milioni in cartelli e più caro il pieno per tutti, denuncia

Da questa sera parte lo sciopero dei benzinai. I distributori dei carburanti saranno chiusi, compresi i self service dalle 19.00 del 24 gennaio fino alle 19 del 26 gennaio (sulle autostrade si parte invece alle 22.00 del 24 per chiudersi alle 22.00 del 26 gennaio).

I benzinai superano contro il nuovo decreto trasparenza del governo che impone di esporre i prezzi medi regionali accanto a quelli richiesti. Per Assopetroli-Assoenergia la misura danneggia tutti, benzinai e consumatori:

  • l’esposizione del prezzo medio ha effetto negativo sulla concorrenza, favorendo il livellamento del prezzo verso l’alto a discapito dei consumatori. Stessa negatività ha sul lato dei costi.
  • Potenziare la segnaletica prezzi sui 22.000 punti vendita italiani costerà circa 400 milioni di euro che finiranno per gravare sui prezzi al consumo della benzina.

Dunque, fumo negli occhi, a danno delle imprese e dei consumatori.

Assopetroli-Assoenergia è l’associazione che rappresenta le aziende proprietarie di oltre metà delle stazioni di servizio stradali in Italia, ed intende esprimere piena solidarietà ai sindacati dei benzinai (FIGISC-ANISA, FAIB, FEGICA) in sciopero contro le misure del Decreto Trasparenza.

Dalle ore 19 di oggi martedì 24 gennaio alle ore 19 di giovedì 26 gennaio, sia sulla rete ordinaria che autostradale, il settore distributivo si mobilita contro l’ingiusta campagna di criminalizzazione delle imprese, accusate contro ogni evidenza numerica, di speculare sui prezzi della benzina a danno dei consumatori. Un’accusa dimostrata infondata, numeri alla mano, dalla lettura delle banche dati dei Ministeri competenti. Rilevazioni pubbliche, open data, che già da molti anni garantiscono piena conoscibilità e trasparenza al mercato.

Le misure introdotte col Decreto Trasparenza sono quindi la soluzione finta a un problema che non esiste, se non nella schermaglia del dibattito politico. Alcune di esse non solo sono inutili e sproporzionate, ma perfino dannose. In particolare, sul fronte della trasparenza, obbligare ad installare un cartello aggiuntivo per esporre il prezzo medio regionale può generare solo ulteriore confusione ai consumatori. Le stesse informazioni, invero ben più dettagliate, sono facilmente accessibili da anni sul sito ministeriale Osservaprezzi Carburanti.

Per queste ragioni Assopetroli-Assoenergia sostiene lo sciopero organizzato dai sindacati nella speranza di riportare il provvedimento alla ragionevolezza. Per le modalità operative si rimanda a quanto comunicato da FIGISC-ANISA FAIB, FEGICA.

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