Il calo delle nascite dipende anche dagli aumenti dei prezzi, il Codacons

Il calo record della natalità in Italia è da attribuire non solo alla pandemia, che certamente nel 2021 ha avuto un forte impatto sulle nascite, ma anche alle difficoltà economiche attraversate dalle famiglie italiane, accentuate nel 2022 dal caro-bollette e dall’abnorme crescita dei prezzi al dettaglio. Lo afferma il Codacons, commentando i dati forniti oggi dall’Istat.

“Se il calo delle nascite era atteso e previsto per il 2021, in considerazione dell’emergenza Covid, i dati sul 2022 sono estremamente preoccupanti – spiega il presidente Carlo Rienzi – Solo nei primi 9 mesi dell’anno si registrano 6mila nascite in meno rispetto allo stesso periodo del 2021. Numeri che dimostrano come sempre più coppie, in questa situazione di crisi e difficoltà economiche, rimandino la decisione di mettere al mondo un figlio, a causa di bollette, prezzi e tariffe insostenibili che rendono impossibile affrontare la spesa legata alla nascita di un bambino”.

In tale contesto, è evidente che tagliare l’Iva sui prodotti destinati all’infanzia non basta, perché i risparmi per le famiglie sono davvero minimi. Come evidenzia uno studio realizzato dal Codacons, le misure introdotte nella manovra e destinate ad aiutare le famiglie con bambini piccoli, determinano i seguenti risparmi annui:

IVA SU BIBERON: i prezzi dei biberon sono estremamente diversificati a seconda della marca del prodotto e della tipologia di acquisto (online, supermercato, farmacia, negozi specializzati). Ipotizzando un costo medio pari a 8,5 euro, la riduzione dell’Iva dal 22% al 5% comporta un risparmio di appena 1,19 euro a prodotto.

IVA SU OMOGENEIZZATI: una confezione da due vasetti di omogeneizzati di marca costa in media in Italia 1,99 euro. La riduzione dell’Iva al 5% comporta un risparmio di appena 0,28 euro a confezione. Considerati i consumi medi annui di omogeneizzati da parte una famiglia con un figlio, il risparmio complessivo sarà pari a circa 25,2 euro annui.

IVA SUL LATTE IN POLVERE: il costo medio di un 1 kg di latte in polvere varia dai 12 ai 20 euro, per una spesa a famiglia compresa tra i 600 e gli 800 euro annui. Con la riduzione dell’Iva al 5%, il risparmio si aggira tra gli 84 e i 112 euro annui a nucleo.

IVA SU PANNOLINI: un pannolino, a seconda della marca e della tipologia di acquisto (online, supermercato, farmacia, negozi specializzati) ha un costo medio compreso tra i 18 e i 45 centesimi di euro. Considerato un utilizzo medio di 6 pannolini al giorno da parte di una famiglia con un bambino, con l’Iva al 5% il risparmio medio sulla spesa per i pannolini sarà pari a circa 96 euro annui.

IVA SU SEGGIOLINO AUTO: il costo medio di un seggiolino auto per bambini varia tra 70 euro e i 150 euro. Con il taglio dell’Iva al 5%, il risparmio sul singolo acquisto è compreso tra i 9,7 euro e i 21 euro a prodotto.

Leggi le ultime notizie su www.presskit.it

Può interessarti anche: La diminuzione dei matrimoni determinerà anche un calo delle nascite. Lo dice l’Istat

Seguici su Facebook https://www.facebook.com/presskit.it

Seguici su Telegram https://t.me/presskit

Altri articoli interessanti

Social Media Auto Publish Powered By : XYZScripts.com