“L’anno che ci apprestiamo a chiudere si può definire “degna” continuazione del 2020 e del 2021: “Andrà tutto bene”, con quel verbo al futuro sempre più lontano ed indefinito al punto che, dopo ormai 3 anni, molti si chiedono: QUANDO andrà tutto bene?!, denuncia in una lettera del consiglio direttivo del Coordinamento 15 ottobre.
“Abbiamo assistito ad eventi quasi irreali, abbiamo visto prendere scelte politiche, sociali, civili e mediche che hanno avuto dell’assurdo ed ogni volta dentro di noi il pensiero era sempre lo stesso “finirà”, “sta finendo”, “prima o poi si tornerà alla normalità” ed invece si è arrivati a sempre nuovi livelli di “incredibilità” normativa, politica, legale, sociale, civile ed anche economica. Dulcis in fundo la tanto attesa udienza della Corte Costituzionale…
E’ tempo di riflessioni e di valutazioni: 3 anni cominciano ad essere un periodo ampiamente sufficiente a discernere gli eventi, le intenzioni, a valutare le azioni, a capire…
Questa psico-pandemia ha colpito tutti NOI, nessuno escluso, soprattutto nel piano privato, professionale e familiare e non è stato per nulla semplice assorbire “l’impatto”, specialmente emotivo, di questo che oggi possiamo definire un vero e proprio attacco all’umanità, specialmente nel senso emotivo del termine.
Noi, uomini e donne del Coordinamento, non siamo diversi ed abbiamo subito anche noi l’impatto devastante di tutto questo. Abbiamo cercato di resistere e contrastare l’attacco, sia come singole persone che come collettivo, trovando nel Coordinamento 15 Ottobre quell’unione di intenti, quel supporto morale ed emotivo, quella forza necessaria a resistere, contrastare e ripartire.
Non ci siamo fatti “accecare” da paillettes, fama e numeri, non abbiamo accettato nessun compromesso e mai ci renderemo disponibili ed è forse qui il nostro più grande limite, come persone e come associazione: NON SIAMO IN VENDITA, a nessun prezzo.
Abbiamo assistito, in questi lunghi mesi, alle nascite di “messia”, di “eroi”, di “paladini” che poi il tempo ha smascherato o ridimensionato, peccato però che, ad ogni “nastro nascente”, a farne le spese fossero sempre le persone, l’immagine di chi “RESISTEVA”, la credibilità dell’intero mondo libero e pensante, già immeritatamente etichettato “NOVAX”.
Dobbiamo essere consapevoli e quindi realisti, il che non vuol dire essere pessimisti, disfattisti o perdenti ma vuol dire comprendere al meglio la realtà delle cose, anche delle situazioni peggiori, proprio per non sottovalutare mai ciò che si sta vivendo ma soprattutto per non sottovalutare MAI l’impegno che necessita per contrastare la negatività, risolvere i problemi e migliorare le cose. Solo essendo realisti si possono valutare al meglio le proprie forze e possibilità, dosare bene l’impegno e scegliere le tattiche che offrono maggiore possibilità di riuscita.
Ecco, forse la pecca più grande è stata proprio qui, il credere che bastassero le buone intenzioni. Purtroppo non è così, e gli ultimi avvenimenti ce lo hanno confermato: politica vile, affarista, succube e traditrice del volere del popolo ma, cosa assai peggiore, violentatrice dei valori umani, sociali, civili, etici e morali che sono alla base della vita!
Non si può lottare ad armi pari contro chi monopolizza l’informazione, la politica, la giustizia, il pensiero sociale, l’opinione pubblica e lo fa in palese malafede o per palese interesse personale. Gli ultimi avvenimenti ne sono la prova: corruzione e mazzette sono ormai all’ordine del giorno in una politica sempre meno palcoscenico dell’interesse della comunità e sempre più pervasa da dinamiche ed interessi che hanno più affinità col mondo delinquenziale che col mondo sociale e civile”
BUONE FESTE A TUTTI”
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