Ci avevano promesso di toglierlo, ma il super green pass (3 dosi) o, dove è possibile (2 dosi e tampone) è ancora in vigore per entrare in ospedali e case di riposo. Nemmeno a Natale chi non la famigerata tessera verde potrò riabbracciare i propri cari. La norma che dovrebbe eliminarlo, la misura scade comunque a fine anno, non è ancora stata votata e approvata e quindi… in molti resteranno fuori, o dovranno fare appello al buon cuore di medici e infermieri.
Il tutto per tutelare i malati. Ricordiamo le stesse regole sono in vigore anche negli Hospice, dove si ricoverano le persone in fin di vita. Una vergogna tutta italiana, che non si riesce ancora ad eliminare.
Ecco cosa scrive l’Ulls9 Scaligera della regione veneto: “La visita, dove prevista, è consentita previo rispetto degli orari ad un visitatore per paziente, alternando la presenza dei visitatori nella stessa stanza in caso di impossibilità a garantire il distanziamento di sicurezza. In caso di più famigliari/visitatori (per un numero massimo di due) che vogliano far visita allo stesso congiunto/parente, questi devono alternare la loro presenza durante l’orario di visita previsto. Sono vietate le visite ad eventuali pazienti in isolamento (per patologia diversa dal Covid), per casi dubbi, o in fase di accertamento. Il visitatore dovrà essere in possesso di una mascherina idonea all’utilizzo in contesto sanitario e dei green pass, secondo quanto stabilito dalla normativa nazionale. L’accesso è sempre consentito anche senza obbligo di certificazione verde COVID-19 agli accompagnatori degli utenti/pazienti con disabilità.
E’ opportuno che i famigliari/caregiver che prestano assistenza continuativa siano sottoposti a periodici test di ricerca per SARS-COV-2″.
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