“Per valutare l’adeguatezza dei mandati di richiamo in questa fascia di età (studenti delle università nord americane 18 – 29 anni) combiniamo la valutazione empirica del rapporto rischio-beneficio e l’analisi etica”, scrive in un recente articolo del British Medical Journal
Per prevenire un ricovero per COVID-19 in un periodo di 6 mesi, stimiamo che tra 31 207 e 42 836 giovani adulti di età compresa tra 18 e 29 anni debbano ricevere un terzo vaccino a mRNA.
Si prevede che i mandati di richiamo nei giovani adulti causino un danno netto: per la prevenzione del ricovero COVID-19, prevediamo
- almeno 18,5 eventi avversi gravi da vaccini a mRNA,
- inclusi 1,5-4,6 casi di miopericardite associata al richiamo nei maschi (che in genere richiedono il ricovero).
- Prevediamo anche 1430-4626 casi di reattogenicità di grado ≥3 che interferiscono con le attività quotidiane (sebbene in genere non richiedano il ricovero).
Conclusioni:
I mandati di richiamo universitari non sono etici perché:
(1) non si basano su una valutazione del rischio-beneficio stratificata aggiornata (era Omicron) per questa fascia di età;
(2) può provocare un danno netto a giovani adulti sani;
(3) non sono proporzionati: i danni attesi non sono compensati dai benefici per la salute pubblica data l’efficacia modesta e transitoria dei vaccini contro la trasmissione;
(4) violare il principio di reciprocità perché i gravi danni correlati al vaccino non sono compensati in modo affidabile a causa di lacune nei programmi di danno da vaccino; e
(5) può provocare danni sociali più ampi.
Consideriamo le controargomentazioni, inclusi gli sforzi per aumentare la sicurezza nel campus, ma scopriamo che sono piene di limitazioni e scarso supporto scientifico. Infine, discutiamo la rilevanza politica della nostra analisi per i mandati del vaccino COVID-19 della serie primaria”.
Fonte: https://jme.bmj.com/content/early/2022/12/05/jme-2022-108449
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