“Le luci della cura”: giovedì 24 novembre a Busto Arsizio da E.Va odv una serata dedicata alla presa in carico delle donne vittime di violenza

Accogliere, assistere, ma soprattutto prendersi cura. È dedicata alla cura delle donne vittime di violenza la serata organizzata dal centro antiviolenza E.Va odv di Busto Arsizio in collaborazione con la Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate. Giovedì 24 novembre, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, alle 20.30 al Teatro Sociale di Busto Arsizio viene proposto il convegno “Le luci della cura”. Magistrati, psicoterapeuti, arte terapeuti, esponenti delle istituzioni e dello spettacolo, medici e operatori sociali affrontano il tema della presa in carico delle vittime «perché per una donna che ha subito violenza l’aspetto della cura è fondamentale nel percorso di ricostruzione della propria vita», premette Emilia Barni, presidente di E.Va odv, uno dei pochi centri antiviolenza lombardi che opera esclusivamente con personale professionale. «La violenza porta spesso all’annullamento della persona, a una trasformazione di sé e lascia segni indelebili che si manifestano in una serie di problematiche. Con questo appuntamento abbiamo voluto guardare oltre l’emergenza, focalizzandoci su quello che è l’accudimento della vittima sotto il profilo medico, psicologico e sociale per darle una possibilità di riscatto e di rinascita. In una serata aperta a tutti parleremo di cura da diversi punti di vista, per continuare l’attività di sensibilizzazione sul tema».
Anche perché l’emergenza non è finita: le richieste di aiuto sono sempre in aumento. Spiega Cinzia Di Pilla, coordinatrice di E.Va odv: «Anche in questo 2022 i numeri sono in crescita. Le 230 richieste di aiuto registrate nei primi dieci mesi dell’anno fanno presagire un trend nuovamente in aumento rispetto al 2021». All’interno di un quadro fortemente preoccupante, c’è una buona notizia. «Questa crescita non sarebbe imputabile a un aumento dei casi di violenza, ma a una maggiore sensibilizzazione: la capillare attività messa in campo ha permesso al fenomeno di emergere maggiormente. Chi è vittima oggi denuncia di più rispetto a qualche anno fa e lo fa perché sa che c’è una rete pronta ad accoglierla», prosegue. Non c’è un identikit della vittima. «C’è però un protocollo comportamentale dei maltrattanti: colpevolizzano la donna portandola a una forma di terrore. Emerge anche un elemento di ulteriore fragilità: le conseguenze  che la violenza ha sui minori. Molti maltrattanti sono figli di maltrattanti e si comportano così perché hanno acquisito dal padre un certo modo di comportarsi: è importante fare anche un’azione di prevenzione. E.Va odv è presente nelle scuole con dei progetti specifici mirati a intercettare questi casi».
In prima fila nel combattere la violenza di genere, la Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate è partner di E.Va odv da quattro anni. «La violenza contro le donne rappresenta un a piaga che deve essere affrontata con progetti di rete. Come bene evidenzia questo appuntamento, non si tratta solamente di rispondere all’emergenza, ma anche di accompagnare le vittime in un percorso di rinascita e fare prevenzione», osserva il presidente dell’istituto bancario dell’Altomilanese e del Varesotto, Roberto Scazzosi. «Rivendicare oggi per le donne i “diritti e principi in materia di uguaglianza, sicurezza, libertà, integrità e dignità propri di tutti gli esseri umani” come detto dall’Onu, sembra quasi anacronistico. Eppure è a tutt’oggi estremamente attuale. L’attività di sensibilizzazione non deve finire».

La serata “Le luci della cura” ha inizio alle 20.30 al Teatro Sociale (via Dante Alighieri) di Busto Arsizio. Sono previsti gli interventi di Olimpia Bossi, Procuratrice della Repubblica presso il Tribunale di Verbania; Emanuele Antonelli, sindaco del Comune di Busto Arsizio;  Emilia Barni, presidente del centro territoriale antiviolenza E.Va Odv; Riccardo Comerio, presidente dell’Università Liuc; Elena Paganini, psicoterapeuta del centro antiviolenza E.Va Odv; Saba Najafi, artista iraniana e arteterapeuta; Gabriele Lazzaro, attore e regista; Elisabetta Scorbati, medico ginecologo presso il San Carlo Istituto Clinico;  Clemant Clammah, coach e videoproducer; don David Maria Riboldi, cappellano del carcere di Busto Arsizio e Manuela Carnini, medico chirurgo e artista. Modera l’incontro il giornalista Marco Linari. La partecipazione è libera.

Nel fojer del Teatro saranno presentati i nuovi esclusivi prodotti natalizi firmati E.Va odv da acquistare attraverso una donazione per le prossime festività, che andranno a sostenere i progetti dell’associazione. I prodotti, forniti in collaborazione con Enoteca Longo, saranno presto disponibili anche sul sito www.evaonlus.it.

Il convegno è organizzato in partnership con il Comune di Busto Arsizio, Bcc Busto Garolfo e Buguggiate, San Carlo Istituto Clinico, Teatro Sociale Delia Cajelli, Istituto Cinematografico Michelangelo Antonioni, Istituto musicale Rossini, C4 divani e Royal Time.

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