Manifesto per contrastare la povertà energetica: promuovere progetti a livello locale per contrastarla

Tredici associazioni dei consumatori che hanno firmato, nella sede di Edison di via del Quirinale a Roma, il Manifesto “insieme per contrastare la povertà energetica” di Banco dell’energia Onlus, promossa da A2A e dalle sue Fondazioni AEM, ASM e LGH, che sostiene le famiglie in situazione di vulnerabilità economica e sociale.

MANIFESTO
Insieme per contrastare la povertà energetica

PREMESSA

La povertà energetica riguarda, secondo alcune misure, un cittadino europeo su quattro e più di un italiano su sei; è un problema riconosciuto da tempo dalla Commissione europea e sta richiamando crescente attenzione tra i governi dei paesi membri dell’UE. La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, è intervenuta nei mesi scorsi sostenendo che il Fondo sociale, parte del pacchetto clima della Commissione, potrà servire anche a dare aiuti diretti a famiglie a basso reddito alle prese con i costi della transizione ecologica. L’impegno europeo si è concre- tizzato nel 2017 con l’istituzione dell’Osservatorio europeo sulla povertà energetica (EPOV), e nel luglio 2021 con la promozione dell’Energy Poverty Advisory Hub (EPAH)1, l’iniziativa principale dell’UE sull’azione locale per affrontare la povertà energetica. Precedentemente, la direttiva (UE) 2019/944 – relativa a norme comuni per il mercato interno dell’energia elettrica – ha previsto nei paesi membri l’implementazione di misure di protezione per i “clienti vulnerabili” e in condizioni di povertà energetica2.

Ad oggi, meno di un terzo dei paesi europei ha adottato ufficialmente una misura per la povertà energetica e so- lamente pochi di essi, tra cui Francia, Irlanda, Regno Unito e Slovacchia, hanno inserito una sua definizione nelle proprie legislazioni. A livello nazionale, secondo le analisi effettuate dall’Osservatorio Italiano sulla Povertà Energetica3 (OIPE), i costi che le famiglie devono sostenere per gli usi energetici domestici negli ultimi anni sono lievitati al punto che l’8,5% dei nuclei familiari (circa 2,2 milioni di famiglie) nel 2019 era in povertà energetica.

Le cause che possono provocare una condizione di povertà energetica sono molteplici: basso reddito; scarsa ef- ficienza energetica delle abitazioni e/o degli elettrodomestici; limitata conoscenza degli strumenti di agevolazione per interventi di efficientamento e difficoltà di accesso agli stessi; limitate risorse disponibili per anticipare le spese di ristrut- turazione e difficoltà di accesso al credito. A ciò si aggiunge, l’aumento del costo dell’energia.

IL FENOMENO ALLA LUCE DELLA CRISI PANDEMICA E DEI COSTI DELLA TRANSIZIONE

L’emergenza economica e sociale dovuta alla pandemia COVID-19 ha acuito la fragilità sociale. In particolare, con riferi- mento alla povertà energetica, dal Rapporto annuale sull’efficienza Energetica 2020 di ENEA4 emerge come la qualità della vita durante il periodo di lockdown sia stato direttamente associato alla condizione abitativa, al livello degli alloggi e del comfort a disposizione. La permanenza in casa ha inoltre determinato un aumento nei consumi per il riscaldamento con un aggravio delle difficoltà nel pagamento delle bollette da parte delle famiglie più vulnerabili, spesso costrette ad effettuare una scelta tra i loro bisogni primari.

A ciò si è aggiunto il recente aumento del costo dell’energia (prima luce e gas e successivamente anche i carburanti per il trasporto) che preoccupa i consumatori (cittadini, imprese ed organizzazioni) e allerta le istituzioni. In prospettiva, va considerato il rapporto tra i costi della transizione ecologica e l’acuirsi della povertà energetica: scelte ambiziose per la transizione ecologica, senza adeguati contrappesi sociali, rischiano di determinare impatti negativi sulle fasce a basso reddito se non vengono attuate politiche mirate per contenerne gli effetti5.

  1. 1  Lancio di EPAH in novembre 2021
  2. 2  Lo scorso 4 novembre 2021, il Consiglio dei ministri italiano ha approvato il Dlgs di attuazione della citata normativa europea.
  3. 3  La transizione verde e la povertà energetica, https://ilbolive.unipd.it/it/news/transizione-verde-poverta-energetica
  4. 4  Analisi e risultati delle policy di efficienza energetica del nostro paese, Rapporto annuale efficienza energetica 2020, ENEA https://www.efficienzaenergetica.enea.it/component/jdownloads/send/40%20-pubblicazioni/453-rapporto-annuale-efficienza-energetica-2020.html
  5. 5  Piano Nazionale integrato per l’energia e il clima, Ministero dello Sviluppo Economico, 2020 https://www.mise.gov.it/images/stories/documenti/PNIEC_finale_17012020.pdf

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SCOPO DEL BANCO DELL’ENERGIA E OBIETTIVI COMUNI

A partire dall’analisi dello scenario nazionale e dei diversi contesti territoriali, il Banco dell’energia, negli anni, si è impe- gnato a contrastare la povertà energetica sostenendo le famiglie in situazione di vulnerabilità economica e sociale. La Onlus, lanciata nel 2016, ha concentrato in un primo momento la sua attività in Lombardia, aiutando economicamen- te oltre 10.000 persone del territorio e promuovendo percorsi di riabilitazione sociale. In tempi più recenti, il Banco dell’energia si è impegnato a promuovere la creazione di una rete di organizzazioni pubbliche, private e del terzo settore, associazioni di categoria e altri stakeholder sensibili al tema, impegnata a contrastare la povertà energetica, attraverso la promozione di azioni concrete finalizzate al raggiungimento dei seguenti obiettivi:

1. aumento della consapevolezza sui consumi energetici;
2. accessibilità agli strumenti di efficientamento energetico; 3. sostegno alle persone/famiglie vulnerabili.

AZIONI

Sulla base dell’analisi dello scenario nazionale e comunitario, nell’obiettivo di avviare la transizione attraverso l’adozione di strategie inclusive e sostenibili, sono state selezionate le seguenti priorità di intervento sulle quali concentrarsi nel breve periodo:

  • Sensibilizzazione dei policy maker e dell’opinione pubblica
  • Definizione di politiche e strumenti di intervento
  • Educazione all’efficienza energetica
  • Sostegno attivo alla mappatura e al monitoraggio nazionale e territoriale della povertà energetica anche

    con l’adozione di misure ufficiali

  • Promozione di progetti territoriali, che vedano il contributo di organizzazioni pubbliche/private/terzo

    settore

Le Associazioni ADUSBEF, AECI, Assoutenti, Casa del Consumatore, Cittadinanzattiva, Codacons, Codici, Confconsumatori, Konsumer, Movimento Consumatori, Movimento Difesa del Cittadino, U.Di.Con e Unione Nazionale Consumatori, si sono aggiunte alle già appartenenti alla rete ADOC, ADICONSUM, Federconsumatori e Lega Consumatori.

 

Tutti i partecipanti hanno confermato l’importanza di intraprendere un percorso comune per affrontare l’attuale contesto, sempre più preoccupante, di emergenza energetica.

Abbiamo aderito con convinzione al Manifesto contro la povertà energetica che ribadisce, in questo momento di estrema difficoltà per i cittadini, l’importanza di fare rete e di rinsaldare il nostro tessuto sociale, ha commentato Mara Colla, presidente di Confconsumatori. “L’aumento della consapevolezza di ridurre i consumi energetici, l’agevolazione dell’accesso agli strumenti di efficientamento energetico e il sostegno, attraverso progetti territoriali, alle persone più vulnerabili – tutti obiettivi dichiarati dal Banco dell’energia – sono tra gli impegni quotidiani della nostra Associazione”.

IL MANIFESTO – Presentato per la prima volta il 14 dicembre 2021, “il Manifesto “Insieme per contrastare la povertà energetica”, è stato promosso da Banco dell’energia e raccoglie ad oggi l’adesione di oltre 50 firmatari tra aziende, fondazioni, associazioni, enti di terzo settore e istituti di ricerca”, spiega Laura Colombo, Segretario Generale della Onlus. Obiettivo del Manifesto è promuovere progetti a livello locale su tutto il territorio nazionale per contrastare il fenomeno, drammaticamente attuale, della povertà energetica.

Le iniziative finora messe in campo dalla Onlus vanno dal pagamento delle bollette di qualsiasi operatore energetico, alla formazione sull’uso consapevole dell’energia, fino ad interventi di efficientamento delle abitazioni. “Più la rete di Banco dell’energia cresce, più chance abbiamo di aiutare le famiglie in difficoltà, soprattutto ora che il caro energia ci sta mettendo a dura prova” ha detto Laura Colombo. Banco dell’energia ha finora raccolto e distribuito oltre 6 milioni di fondi alle famiglie in difficoltà in tutto il territorio italiano ed entro il 2024 l’obiettivo è raccogliere altri 2 milioni, “ma c’è bisogno dell’aiuto di tutti e in questo senso le associazioni dei consumatori sono un alleato prezioso” ha concluso il Segretario Laura Colombo.

 

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