Chi guida con un tasso alcolico alto rischia grosso. Lo ha confermato anche l’ultima sentenza della Cassazione sull’argomento.
La sentenza è arrivata sul ricorso di una signora condannata dal tribunale di Bergamo per per avere guidato un’autovettura in stato di ebbrezza (tasso alcolemico pari a 1,72- 1,81 g/l), con le aggravanti di aver causato un incidente stradale e dell’orario notturno.
E’ stata condannandola alla pena di anni 1 mesi 4 di arresto e Euro 6000,00 di ammenda, che sostituiva in lavoro di pubblica utilità.
Gli avvocati hanno presentato ricorso, ma la Cassazione ha confermato la sentenza: l’esclusione dai lavori di pubblica utilità per la suprema corte è fondata: sul punto rileva che:
a) Il Tribunale ha ritenuto sussistente l’aggravante dell’aver provocato il conducente in stato di ebbrezza un incidente stradale;
b) tale circostanza fa scattare l’operativita’ del divieto di sostituzione della pena detentiva e pecuniaria con il lavoro di pubblica utilita’, previsto dall’articolo 186 C.d.S., comma 9 bis, e cio’ anche quando, all’esito del giudizio di comparazione con circostanza attenuante, essa non influisca sul trattamento sanzionatorio.
La prima sentenza è stata confermata.
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