Persone non vedenti e il problema dei monopattini in sosta sui marciapiedi

“Sollecitati anche da numerosi nostri Associati, scriviamo lettere ai Comuni e ai Direttori dei giornali per segnalare il pericolo, per le persone con disabilità visiva, di inciampare nei monopattini, quegli attrezzi piccoli, ma, proprio per questo, molto insidiosi”, scrive a Superando Il presidente nazionale dell’ADV (Associazione Disabili Visivi).

C’è un problema da risolvere, sicuramente anche più importante: secondo la normativa vigente, sembrerebbe che il monopattino elettrico potesse percorrere solo la carreggiata stradale o le piste ciclabili, ma pare che in alcuni Comuni ne sia concesso l’uso anche sui marciapiedi, alla velocità massima di 6 chilometri l’ora. In quest’ultimo caso, si dovrà far rispettare tassativamente il limite di velocità, per evitare, come è già avvenuto, che vi siano incidenti e che i pedoni non si possano sentire sicuri neppure sul suolo loro dedicato.
Anche in questo caso, data la pratica impossibilità di controlli sufficientemente costanti da parte della polizia locale, si dovrà ricorrere alle “multe private” e cioè al prolungamento della tariffazione oltre al tempo di uso effettivo, magari proporzionale alla gravità dell’infrazione. Ciò è concretamente attuabile, tramite la geolocalizzazione.
Quello che è comunque indispensabile è che si faccia chiarezza normativa e che si adotti un unico sistema a livello nazionale. Con buona pace del Titolo V della Costituzione!”

I sistemi di geolocalizzazione aiutano, ma non sono ancora sufficiente precisi per aiutare i non vedenti. “il sistema di geolocalizzazione, infatti, basato ancora sulla catena di satelliti GPS, lascia un margine di tolleranza “intollerabile”: se per la localizzazione dei camion e dei TIR di un’azienda la possibilità di un errore di 10 o 15 metri è assolutamente irrilevante, non lo è altrettanto per evitare che un cieco si trovi fra i piedi un monopattino. E poi ci sono anche degli aspetti negativi: infatti, oltre alla possibilità di svicolare nel traffico, uno dei vantaggi principali del monopattino è proprio l’opportunità di utilizzarlo fino al portone di destinazione. E allora, a meno che non si creino migliaia di zone di posteggio, il doverlo lasciare  a notevole distanza ne scoraggerà l’impiego”.

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