World Economic Forum: abolizione della proprietà dell’auto per per ridurre la domanda di metalli e combustibili

L’attacco alla proprietà privata continua. Il World Economic Forum ha recentemente spiegato che occorrerà favorire il Car sharing. Le persone dovranno “camminare o condividere l’auto”.

Citando il fatto che “l’auto o il furgone medio in Inghilterra viene guidato solo il 4% delle volte”, il WEF afferma che ciò significa che le persone dei paesi sviluppati, inclusi gli Stati Uniti, non hanno il diritto di possedere la propria auto. Le persone dovrebbero vendere la propria auto e camminare o condividerla con altri perché “piattaforme di car sharing come Getaround e BlueSG hanno già colto questa opportunità e offrono veicoli dove si paga all’ora”.

La fine della proprietà privata è fondamentale, secondo il WEF, e può essere applicata a qualsiasi cosa, dalle auto alle case private, ai principi di progettazione di tutta la città.

Il WEF scrive: “In primo luogo, le principali democrazie dovrebbero accettare di porre fine alla sottovalutazione dei combustibili fossili, che è il principale fattore che impedisce una transizione verso l’energia pulita. La sottovalutazione associata all’estrazione e alla combustione di carbone, petrolio e gas è stata di 5,9 trilioni di dollari di costi economici nel 2020. Quasi un quarto di queste perdite – 1,45 trilioni di dollari – proveniva da 48 democrazie maggiori e minori.

Le principali democrazie del G20 dovrebbero impegnarsi collettivamente a eliminare gradualmente i costi e le agevolazioni fiscali per la produzione e il consumo di combustibili fossili. Dovrebbero anche introdurre gradualmente una tariffazione più efficiente dei combustibili fossili attraverso tasse o permessi negoziabili per recuperare i costi dell’inquinamento atmosferico locale, del riscaldamento globale e di altri danni economici”

 “La transizione verso l’energia verde è fondamentale per affrontare il cambiamento climatico e creare economie sostenibili.

Puoi leggere altri tre regolamenti sul sito web del WEF, che aumenterebbero notevolmente i prezzi dei combustibili fossili. Il WEF lo giustifica con la seguente affermazione: “Ritardando una transizione energetica pulita, le principali democrazie stanno rendendo le loro economie più vulnerabili perché continuano a dipendere dai combustibili fossili. Agire insieme per promuovere una transizione verde non è solo positivo per il clima, ma è anche fondamentale per proteggere la democrazia.

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