Il 4 maggio del 2020 sono stati multati perché non avevano le mascherine dopo una corsa. Sulla multa viene contestato loro che “passeggiavano mano nella mano senza all mascherina o qualunque altro indumento di copertura di naso e bocca”
Si ricoda che in quel periodo per il Dpcm di Conte erano obbligatorie anche all’aperto.
Il giudice ha stabilito che “la responsabilità del fatto è esclusa ai sensi dell’art. 41 n.689/81, quando il fatto sia commesso , come nella fattispecie, per l’esercizio di una facoltà legittima, “jogging all’aria aperta senza l’obbligo di mascherina” e per tale ragione la violazione contesta risulta illegittima”.
Gli enti che hanno erogato la multa non si sono presentati e non hanno presentato documenti a prova della fondatezza della sanzione e il ricorso è stato presentato nei tempi previsti dalla legge. “Anche l’eccezione di nullità delle ordinanze opposte in quanto emesse da autorità prive di potere, sollevata dalla parte ricorrente, è risultata fondata (…)”, si legge nella sentenza del tribunale di Monza
“Per l’esecuzione delle misure e per il relativo accertamento il Prefetto si avvale delle forze di polizia e, ove occorra, delle forze armate. Pertanto le sanzioni sono irrogate dal Prefetto nel luogo dove è stato accertato il fatto, quanto alle misure adottate ex art.3 delle Regioni, ovvero dei Sindaci, le sanzioni verranno irrogate dal Presidente della Regione o dal Sindaco competenti per territorio. Nel caso di specie, le ordinanze ingiunzioni opposte non risultato essere emesse nè dal prefetto, nè dal sindaco, nè dal presidente della regione, autorizzati a farlo, bensì dal direttore della Polizia Locale, soggetto non autorizzato, e tanto ne inficia in radice le ordinanze ingiunzioni opposte per difetto assoluto di potere”
Qui trovate la sentenza integrale
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