Lo avranno in pochi. Si stima una platea effettiva di 16mila persone per fondi che ammontano a 10 milioni di euro: l’Inps accetterà le domande fino a esaurimento dei fondi.
Si tratta di un sostegno economico per avvalersi di consulenze di professionisti in materia di salute mentale, pensato come supporto per curare gli effetti della pandemia sulla psiche. Gli studenti in Italia sono poco più 7,4 milioni. Il bonus ne raggiungerò ben pochi. Il bonus psicologo sarà assegnato entro tre fasce di reddito Isee che non dovranno superare i 50mila euro. Bisognerà poi spendere il contributo entro 180 giorni dal momento in cui lo si riceve.
I voucher del bonus potranno ammontare al massimo a 600 euro, l’importo verrà erogato a seconda della fascia di reddito. La richiesta si farà attraverso un portale dell’INPS, che verificherà contestualmente il possesso dei requisiti richiesti e si occuperà di prenotazioni e del pagamento dei professionisti. Il bonus non sarà legato a una diagnosi e perciò, secondo le anticipazioni, non servirà passare per i medici di base.
La denuncia del Codacons
Il “Bonus psicologico” è una misura “spot” che non aiuterà realmente chi, a causa del Covid, ha subito ricadute psicologiche e necessita di un concreto e duraturo sostegno. Lo afferma il Codacons, commentando l’annuncio del Ministro della salute Speranza circa la firma del decreto.
Il “Bonus psicologico” presenta evidenti criticità – spiega l’associazione – Prima di tutto i fondi messi a disposizione appaiono del tutto insufficienti: solo 10 milioni di euro saranno destinati in modo diretto ai cittadini in difficoltà attraverso un voucher da spendere in servizi di assistenza. In secondo luogo il tetto Isee fino a 50mila euro per poter godere del bonus appare troppo elevato, e inserirà nella platea dei beneficiari anche soggetti che possono sostenere in modo autonomo le spese psicologiche.
Così solo 16mila fortunati riusciranno a godere del Bonus psicologico, e una ampia fetta di cittadini che con il Covid hanno sviluppato forme di disagio mentale sarà tagliata fuori dal provvedimento. Senza contare – conclude il Codacons – i possibili rincari delle tariffe da parte degli psicologi, così come avvenuto per altre categorie di beni e servizi interessati dagli incentivi varati dal Governo negli ultimi due anni.
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