Il manifesto di Slow Medicine per il rispetto delle persone

In Italia nel 2011 è nato il movimento Slow Medicine, formato per l’appunto da medici che hanno come obiettivo quello di «arginare gli effetti di una corsa all’iperprescrizione», per una medicina più vicina alle esigenze del singolo paziente, che punti a fare stare meglio le persone.

Condividiamo il loro manifesto.

Fare di più non vuol dire fare meglio

La diffusione e l’uso di nuovi trattamenti sanitari e di nuove procedure diagnostiche non sempre si accompagnano a maggiori benefici per i pazienti.
Interessi economici e ragioni di carattere culturale e sociale spingono all’eccessivo consumo di prestazioni sanitarie, dilatando oltre misura le aspettative delle persone, più di quanto il sistema sanitario sia poi in grado di soddisfarle. Non si pone inoltre sufficiente attenzione all’equilibrio dell’ambiente e all’integrità dell’ecosistema.

Una medicina sobria implica la capacità di agire con moderazione, gradualità, essenzialità e di utilizzare in modo appropriato e senza sprechi le risorse disponibili. Rispetta l’ambiente e salvaguarda l’ecosistema.

Slow Medicine riconosce che fare di più non vuol dire fare il meglio.

Valori, aspettative e desideri delle persone sono diversi e inviolabili

Ognuno ha diritto di essere quello che è e di esprimere quello che pensa.
Una medicina rispettosa accoglie e tiene in considerazione i valori, le preferenze e gli orientamenti dell’altro in ogni momento della vita; incoraggia una comunicazione onesta, attenta e completa con i pazienti.

I professionisti della salute agiscono con attenzione, equilibrio e educazione.

Slow medicine riconosce che valori, aspettative e desideri delle persone sono diversi e inviolabili.

Cure appropriate e di buona qualità per tutti

Una medicina giusta promuove la prevenzione, intesa come tutela della salute, e cure appropriate, cioè adeguate alla persona e alle circostanze, di dimostrata efficacia e accettabili sia per i pazienti che per i professionisti della salute.

Una medicina giusta contrasta le disuguaglianze e facilita l’accesso ai servizi socio-sanitari, supera la frammentazione delle cure e favorisce lo scambio di informazioni e saperi tra i professionisti, in una logica sistemica.

Slow Medicine promuove cure appropriate e di buona qualità per tutti.

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