E’ passato un mese dall’inizio della guerra in Ucraina

È trascorso un mese dall’inizio dell’atto illegale di aggressione della Russia contro l’Ucraina che continua a causare indicibili distruzioni a ogni livello: un mese che ha avuto conseguenze devastanti per la popolazione dell’Ucraina, per la libertà d’espressione in Russia e per la stessa architettura internazionale dei diritti umani.

In occasione del 24 marzo, dopo aver raccolto oltre 340.000 firme nel mondo per chiedere alla Russia di cessare l’aggressione all’Ucraina, Amnesty International ha promosso una Giornata globale d’azione che vedrà lo svolgimento di manifestazioni in piazza in oltre dieci paesi e un numero ancora maggiore di iniziative online.

L’Ucraina si è rivolta al tribunale dei diritti umani all’Aia contro la Russia

“L’azione della Russia ha provocato una catastrofe dei diritti umani. In Ucraina, nello spazio di quattro settimane, vite, beni personali, abitazioni e infrastrutture civili sono andate distrutte, famiglie sono state fatte a pezzi, milioni di persone sono state costrette alla fuga. In Russia le autorità hanno avviato una campagna repressiva senza precedenti nei confronti del dissenso: persone che manifestavano contro la guerra sono state picchiate e arrestate, i pochi organi d’informazione indipendenti sono stati obbligati a chiudere. La grave penuria di forniture essenziali, causata dall’invasione, rischia di accelerare ancora di più l’ampio disastro umanitario nel mondo”, ha dichiarato Bruce Miller, vicedirettore delle campagne di Amnesty International sull’Europa orientale e l’Asia centrale.

Dall’inizio dell’invasione, Amnesty International ha documentato attacchi indiscriminati che hanno ucciso e ferito civili, sospetti attacchi illegali che hanno distrutto o danneggiato infrastrutture civili come ospedali e scuole e l’uso di munizioni vietate come le bombe a grappolo: tutti possibili crimini di guerra.

Amnesty International è determinata ad assicurare che vi sia giustizia per tali crimini e a fornire le prove essenziali da usare per processare i responsabili.

L’invasione russa dell’Ucraina è una palese violazione della Carta delle Nazioni Unite e costituisce il crimine internazionale di aggressione. La decisione di Mosca di ritirarsi dal Consiglio d’Europa e di denunciare la Convenzione europea sui diritti umani ha vanificato alcune delle ultime garanzie in materia di diritti umani proprio per chi ora in Russia ne aveva maggiore bisogno.

Manifestazioni di fronte alle ambasciate della Russia e in altri luoghi importanti si svolgeranno in Algeria, Argentina, Australia, Canada, Corea del Sud, Giappone, Messico, Nuova Zelanda, Paesi Bassi, Repubblica Ceca, Spagna, Stati Uniti d’America, Svezia e Taiwan. In Italia sono previste iniziative online, con l’obiettivo di unire la propria voce a quella di tutta Amnesty International a evidenziare la dimensione internazionale del sostegno e della solidarietà.

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