La commissione finanziaria dei Comuni canadesi il 17 marzo ha smentito le illazioni secondo le quali il Freedom Convoy sia stato finanziato da stranieri con l’obiettivo di destabilizzare il governo canadese.
Il presidente di GoFundMe Juan Benitex ha respinto le affermazioni secondo cui milionari stranieri avevano finanziato il Freedom Convoy. Secondo Benitez, la sua piattaforma “non ha scoperto” nessun grande donatore che avrebbe alzato bandiere rosse suggerendo un’influenza straniera.
Diversi ministri del gabinetto Trudeau hanno affermato a febbraio che estremisti stranieri stavano finanziando il convoglio per minare la democrazia canadese. Tra questi ministri c’era il ministro della pubblica sicurezza Marco Mendicino che ha affermato – senza prove – che molte delle donazioni erano state “raccolte dall’estero”.
“Ci sono stati grandi donatori che si sarebbero distinti, che avrebbero sollevato bandiere rosse in termini forse di cercare di influenzare l’esito di questa protesta?” ha chiesto in commissione il deputato conservatore Ed Fast durante la testimonianza.
“Non l’abbiamo scoperto, no”, ha detto Benitez. “Quando abbiamo esaminato le donazioni, non abbiamo identificato donazioni o modelli significativi che erano presenti”.
Il consigliere generale di GoFundMe, Kim Wilford, ha anche confermato che la donazione più grande è stata di $ 30.000 e proveniva dal Canada.
Barry MacKillop, vicedirettore dell’intelligence del Financial Transactions and Reports Analysis Center of Canada (FINTRAC), ha dichiarato che i fondi provenivano dalle tasche dei canadesi che erano stufi delle misure COVID-19.
“Erano i loro soldi. Non sono stati i contanti a finanziare il terrorismo o in alcun modo il riciclaggio di denaro”, ha detto MacKillop al comitato finanziario dei Comuni il 24 febbraio.
“Queste erano persone che hanno sostenuto la causa prima che fosse dichiarata illegale. C’erano persone in tutto il mondo che erano stufe di Covid, erano sconvolte e hanno visto le manifestazioni. Credo che volessero solo sostenere la causa”.
