“Attenzione al rinculo delle sanzioni su Mosca, che potrebbe farci molto male”, Paolo Magris

Il rischio vero delle sanzioni è che potrebbero fare molto male a chi le mette

“Le sanzioni non hanno avuto in passato dei successi. – spiega Paolo Magris, vice presidente dell’Ispi – Basti pensare quali sono i tre paesi più sanzionati nel passato: la Corea del Nord, l’Iran e il Venezuela, che continuano a fare le stesse cose per cui sono stati sanzionati da anni. Sappiamo però che le sanzioni più sono dure, più sono globali, più possono incidere anche sulla popolazione di questi paesi. Il problema è che più sono dure più fanno male con il famoso effetto di rinculo, quello che si ha con il fucile quando spara, anche a chi le mette.

Noi siamo parlando di sanzioni forti e pesanti per il futuro, ma noi stiamo già pagando delle sanzioni non dichiarate che sono l’aumento del prezzo dell’energia. Le stiamo pagando tutti e sono altissimi. L’Italia ha già stanziato 20 miliardi per l’aumento del costo dell’energia, quando furono messe quelle sulla Crimea all’Italia costarono 4 miliardi. Qui nono abbiamo ancora iniziato a mettere le sanzioni.

Quando noi inizieremo a mettere le sanzioni la Russia risponderà con contro-sanzioni. Non parlo di quella più grossa, che sarebbe chiudere noi il rubinetto del gas, che sarebbe surreale, dato la fame di gas che abbiamo”.

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