I membri conservatori della Camera dei Comuni canadese hanno attaccato mercoledì il primo ministro Justin Trudeau, dopo che ha invocato l’Emergencies Act all’inizio della settimana per reprimere le proteste del Freedom Convoy.
Il deputato conservatore Andrew Scheer ha affermato che quando i popoli delle Prime Nazioni hanno bloccato le linee ferroviarie e il percorso di un oleodotto pianificato nel 2020, Trudeau era disposto a negoziare con i manifestanti, “ma ora che le proteste riguardano qualcosa con cui non è d’accordo, usa un linguaggio provocatorio , scaglia attacchi personali e fa una massiccia presa di potere.”
“Sappiamo che il Primo Ministro trova la democrazia scomoda e che ammira la dittatura cinese”, ha continuato Scheer. “Quindi il primo ministro ammetterà che questa è solo una mossa per reprimere il dissenso?”
Scheer non è stato l’unico a sollevare i commenti che Trudeau ha fatto sulla Cina quando era a capo dell’opposizione. “Sappiamo – è stato detto – che sei un ammiratore delle dittature da quattro soldi, ma il Canada non è una dittatura”
Trudeau in una raccolta fondi del 2013 aveva detto: “C’è un livello di ammirazione che ho per la Cina, perché la loro dittatura di base sta permettendo loro di dare una svolta alla loro economia in un centesimo”.
Né Scheer è stato l’unico a criticare la gestione delle proteste da parte di Trudeau.
La deputata conservatrice Melissa Lantsman ha definito “ingiustificata” la dichiarazione di emergenza di Trudeau.
Trudeau ha certato di difendersi insistendo sul fatto che le proteste stavano danneggiando i canadesi.
