Da oggi scatta l’obbligo di certificato verde rafforzato per i lavoratori pubblici e privati con 50 anni di età. I lavoratori pubblici e privati con 50 anni di età, sprovvisti del super green pass, non potranno più accedere ai luoghi di lavoro, e gli verrà sospeso lo stipendio. Non importa che siano sani, saranno lasciati a casa.
Ottenere l’esenzione dalla vaccinazione Covid è un’impresa quasi impossibile. Il ministero fa sapere che “l’obbligo non sussiste in caso di accertato pericolo per la salute, in relazione a specifiche condizioni cliniche documentate, attestate dal medico di medicina generale o dal medico vaccinatore, nel rispetto delle circolari del Ministero della salute in materia di esenzione dalla vaccinazione anti SARS-CoV-2; in tali casi la vaccinazione può essere omessa o differita. L’avvenuta immunizzazione a seguito di malattia naturale, comprovata dalla notifica effettuata dal medico curante, determina il differimento della vaccinazione”.
I contagi stanno calando, ma le restrizioni in Italia diventano sempre più stringenti. Paolo Sceusa, l’ex magistrato che sta combattendo contro le restrizioni Covid con la sua marcia per le libertà qualche giorno fa’ scriveva. “Sappiate che chi, come me, non è greenpassato da terza dose di vaccino, da qualche giorno non può utilizzare nessun mezzo pubblico di trasporto, né accedere a nessun luogo di ristorazione o di pernottamento; e neppure a nessun luogo di cultura, né di sport. Scrivo quello che forse già sanno tutti, affinché un domani nessuno mi possa dire “non sapevo… non credevo… non avevo capito che…”.
In Italia nonostante i contagi stiano scendendo e la situazione negli ospedali sia sotto controllo, aumentano le restrizioni e si fanno sempre più punitive, contro chi ha deciso di non vaccinarsi. Una vergogna italica, che sarà impossibile dimenticare.
