Massimo Cacciari a otto e mezzo fa un’analisi puntuale su quello che sta avendo in Italia “laddove crolla l’autorevolezza del politico altri poteri emergono”, dice riferendosi non solo alla vicenda di Renzi e la magistratura.
“Questa vicenda per quanto l’ho seguita risale a parecchi anni fa’. Sembrerebbe derivare tutta da una questione: questi soldi sono stati rendiconti correttamente, ma attribuiti a un partito, e quindi si prefigura il reato di finanziamento illecito a un partito, oppure sono di una fondazione. Che i magistrati decidano se una cosa è una fondazione o un partito a me pare una cosa misteriosa. Se dal notaio è stata riconosciuta come una fondazione, è una fondazione. Se i soldi che sono andati alla fondazione sono stati rendicontati esattamente in quanto fondazione nulla questi. Che i magistrati decidano che non è una fondazione, ma è un partito, per me è un mistero dello spirito santo. Se ci sono altre questioni io non lo so, ma da quello che ho capito è così e mi pare una questione che non sta né in cielo né in terra”.
Alessandro De Angelis, vicedirettore Huffpost commenta così la vicenda: “neanche in Venezuela un ex premier va a denunciare i magistrati. Lo ha fatto perché sostiene di essere stato intercettato illegalmente. Secondo l’articolo 68 della costituzione per intercettare un senatore della repubblica serve un’autorizzazione. Che cosa è successo? Renzi parlava con altri, che sono stati intercettati e così è stato intercettato anche lui. Su questo non c’era bisogno di questo atto, che è un atto feroce, diciamolo, molto poco istituzionale di denunciare i magistrati, perché si è pronunciata la giunta del sentato. Voterà l’aula, si pronuncerà la corte costituzionale e deciderà la corte costituzionale. Nel merito la procura gli dice che Renzi ha usato la fondazione come un partito per aggirare la legge sul finanziamento dei partiti, che ha dei tetti sia per le persone in campagna elettorale, sia per il partito in quanto tale. Resta un punto che è sostanziale: si può scalare un partito con i soldi delle lobby? Questo è un punto etico politico di grande rilevanza”.
“Questa è una scelta di Renzi, che si sente perseguitato e denuncia i magistrati, e fa bene”, conclude Cacciari
