La diffida al Presidente della Repubblica dei parlamentari di Italexit. Il testo integrale.

Che cosa hanno scritto. Vediamolo assieme.

“DIFFIDA

alla firma del dl annunciato nella seduta del CDM N. 54 del 29/12/2021 nella formulazione comunicata in sede di conferenza stampa successiva alla predetta riunione

Alla cortese attenzione del Presidente della Repubblica, On. Sergio Mattarella

Premesso che

In data 29 dicembre 2021 il Consiglio dei Ministri, nella seduta N.54, ha comunicato l’approvazione di un nuovo decreto legge contenente “misure urgenti per il contenimento della diffusione dell’epidemia da Covid-19”;
tra le nuove misure introdotte, secondo quanto comunicato dallo stesso CDM, vi sarebbe l’obbligo di essere muniti della certificazione verde COVID-19 “rafforzata” (cioè ottenibile solo in seguito a vaccinazione o guarigione dalla malattia) al fine di poter accedere a tutti i servizi di trasposto pubblico ( quindi sia tpl propriamente detto, sia servizi “a mercato” quali vettori aerei o ferroviari della classe AV);

considerato che

la Risoluzione 2383/21 dall’Assemblea Parlamentare del Consiglio D’Europa (approvata con nessun voto contrario dei delegati italiani distaccati presso l’Assemblea Parlamentare del Consiglio), al paragrafo 8 prevede che “fino a quando non esisteranno prove scientifiche chiare e consolidate, potrebbe essere discriminatorio revocare le restrizioni per coloro che sono stati vaccinati mantenendole per coloro che non lo hanno fatto” (“Until clear and well-established scientific evidence exists, it may be discriminatory to lift restrictions for those who have been vaccinated whilst maintaining them for those who have not”);

quanto adombrato nella citata risoluzione si concretizzerebbe pienamente in quanto disposto nel dl richiamato in premessa, in quanto tutte le categorie di persone, sane, non in possesso di un certificato di guarigione, né di un certificato di vaccinazione, entrambi requisiti non obbligatori a legislazione vigente, si troverebbero di fatto nell’impossibilità di spostarsi sul territorio nazionale anche se in possesso di un proprio mezzo di trasporto;

le considerazioni precedenti si applicherebbero in particolare ai residenti nelle regioni insulari (e nelle isole minori) i quali, pur in assenza di violazione di qualunque obbligo di legge risulterebbero impossibilitati a raggiungere il continenteverrebbe meno la possibilità per tutti gli On. Senatori e Deputati di adempiere al proprio mandato Parlamentare, ivi comprese le votazioni per l’elezione del futuro Presidente della Repubblica, a meno che non si uniformassero a ciò che, non essendo un obbligo di legge, si configurerebbe come arbitrio;

tutto ciò premesso, diffidano la Presidenza della Repubblica a firmare un decreto che non solo sarebbe palesemente discriminatorio e incostituzionale, non solo violerebbe regolamenti e risoluzioni sovraordinate rispetto all’ordinamento italiano, ma minerebbe direttamente lo stato di diritto.

Roma 30/12/2021

Sen. Giarrusso Mario Sen. Martelli Carlo
Sen. Paragone Gianluigi

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