La ceramica italiana, leader del mondo, rischia il fallimento se il caro energia non verrà ridimensionato. Gas ed energia elettrica sono raddoppiare. La denuncia a Quarta Repubblica. “Per qualche mese si può anche andare avanti – spiegano gli addetti al settore – ma nel lungo periodo (sei mesi) i costi diventeranno insostenibili”
Come sempre la crisi si abbatte prima sulle donne, che rappresentano la maggioranza delle persone che lavorano in questo comparto.
“In Europa – denuncia Nicola Porta a Quarta Repubblica – queste aziende oltre a sostenere costi sempre più alti, devono anche pagare la compensazione aziendale. E’ una cosa incredibile!”
Il più grande distretto italiano della ceramica è in provincia di Modena, a livello nazionale e internazionale. Qui si producono piastrelle per pavimenti e rivestimenti in materiale ceramico: 300 aziende con un’occupazione di 18.000 risorse umane, concentrate principalmente nell’area di Sassuolo, Formigine e Fiorano.