Cacciari: il modo italiano di gestire l’emergenza è un attacco alla nostra salute, non solo alla democrazia

Massimo Cacciari, in diretta questa sera ad Alternativa C’è, si scaglia contro il modo italiano di gestire la pandemia. «I vaccinati possono prendere il covid. Stando così la situazione dovremmo vaccinarci all’infinito. Quindi il green pass non è una misura di emergenza e se è vero che i vaccini hanno una durata molto limitata resterà non si sa fino a quando. Ammiro il silenzioso consenso dei costituzionalisti. Come faranno a prorogare lo stato di emergenza ce lo diranno loro. Ammesso che la costituzione autorizzi alla vaccinazione o a sottoporsi a determinate cure, la costituzione non può obbligare al sacrificio. Il vaccino si fa perché fa bene a te e non soltanto al prossimo che non contagi. Come la mettiamo con i bambini e gli adolescenti? Non solo non sono in grado di avere un consenso infornato e motivato, ma è una categoria di persone che non corre alcun rischio, quindi gli stiamo chiedendo di fare qualcosa che per loro comporta dei rischi per tutelare gli altri. Mi auguro che una aberrazione di questo genere non giunga a conclusione. Servirebbe un cenno da parte di qualche costituzionalista che metta un freno di fronte a follie di questo tipo. Il vaccino al momento non è un obbligo di legge. Tutti noi, però, siamo inondati di mail di persone che sono state sospese dal lavoro, che sono, di fatto, in uno stato di pre-licenziamento perché non si sono vaccinate. Perché hanno messo scudi penali per le aziende farmaceutiche e per chi vaccina? Sono cose inammissibili. Perché non hanno fatto una legge che obbliga? Come è possibile che i costituzionalisti non intervengono? La situazione che stiamo vivendo può solo innescare meccanismi autoritari, che nessuno si augura».

Meccanismi alimentati anche dalle informazioni che vengono fatte circolare e che, secondo Cacciari, non sono per nulla trasparenti e non permettono di capire quale sia l’effettiva situazione. L’esempio è sull’occupazione delle terapie intensive. «Ma quanti sono davvero i malati di Covid? Sappiamo che in Gran Bretagna il 50% dei ricoverati in terapia intensiva lo è perché ha contratto il Covid. Da noi non si sa. Non si sa quanti sono ricoverati perché hanno preso il Covid e quanti perché hanno altre importanti patologie».

Che cosa fare allora? Come combattere il pensiero unico?

«Dobbiamo de-costruire la posizione che abbiamo di fronte con meccanismi puntuali, che coinvolgano medici e scienziati, che smontino dal punto di vista tecnico scientifico i vaccini e le procedure seguite per affrontare il Covid in questo Paese – spiega Cacciari-. Le strategie che stiamo perseguendo non garantisco nulla ai cittadini e sono inefficaci dal punto di vista della tutela della nostra salute. Questi vaccini sono terapie geniche, come ha detto l’amministratore della Bayer. La maggioranza dei cittadini è schierata con la filosofia del vaccino: o vaccino o nulla. Tutti dobbiamo impegnarci per portare un filo di razionalità all’interno del dibattito che sta spaccando il Paese, perché il Paese è spaccato. Con pacatezza e razionalità bisogna spiegare che occorre cambiare strategia per la nostra salute fisica, oltre che per la salute della nostra democrazia»

«Vorrei anche sapere quando finirà lo stato di emergenza -si chiede Cacciari-. Lo stato di emergenza, vi ricordo, è diverso dallo stato di eccezione. E’ un concetto che riguarda l’ordinamento amministrativo. E’ riferito alla protezione civile. Non ha nulla a che fare con una situazione che può protrarsi indefinitivamente. Lo stato di emergenza finisce, lo stato di eccezione no. Non si sa quando può finire una guerra, è uno stato di eccezione, non si sa quando finisce la tempesta. Qui lo sappiamo o no? Se attendiamo la morte del virus attraverso il vaccino non si sa quando potrà finire»

 

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