Superare la vecchia distinzione tra aziende dei farmaci equivalenti ed aziende branded paga

“La bontà dell’intuizione aziendale che punta ormai a superare la vecchia distinzione tra aziende dei farmaci equivalenti ed aziende branded ha pagato. Così oggi Sun Pharma è un player globale che ha saputo innovare e differenziare la propria proposta e presenza sul mercato”, sottolinea Massimo Versace, Country manager di Sun Pharma Italia.

In Italia Sun Pharma sta registrando “un fatturato prospettico di circa 40milioni di euro, sviluppato – prosegue Versace – con quattro business unit: Retail, Hospital, Brand e Contract manufacturing organization-CMO. Siamo una realtà che sta affrontando i mutamenti della sanità italiana su basi di fortissima innovazione, superando le vecchie suddivisioni di business per proporci come soggetto globale di riferimento per la salute dei cittadini e per lo sviluppo dei sistemi sanitari: il nostro obiettivo è essere protagonisti del sistema della salute sia con farmaci equivalenti, che con prodotti branded, come nella ricerca avanzata e nella distribuzione. Il tutto, ovviamente, sempre garantendo il massimo grado di qualità e sicurezza”.

Oggi SUN PHARMA è una realtà globale con un fatturato che raggiunge i 5miliardi di dollari, impegnando oltre 30mila dipendenti e sviluppando una presenza consolidata in oltre 150 paesi. In Italia l’azienda è posizionata stabilmente nei primi dieci posti del mercato italiano degli equivalenti.

La multinazionale del farmaco fa segnare un +29% nelle vendite globali rispetto all’analogo periodo del 2020 e un +14% nei confronti dell’ultimo trimestre dello scorso anno. Con questi dati SUN PHARMA supera il dato di vendite di 1,3 miliardi di dollari nel primo quarter dell’anno in corso, confermandosi ai primi posti dei mercati internazionali.
“Dal punto di vista dei dati economici e di mercato”, segnala Antonella Tassan Mazzocco, Head of Finance di Sun Pharma Italia, “evidentemente ci troviamo di fronte ad una performance importante ed omogenea su scala globale, che riguarda anche il territorio europeo, ambito territoriale di cui siamo parte integrante. Inoltre ci sembra prezioso segnalare il dato del continuo aumento degli investimenti in ricerca e sviluppo – che, per il primo trimestre del 2021 raggiunge ormai gli 80milioni di dollari, rispetto ai 57milioni circa del primo trimestre dello scorso anno – che è ormai tendenzialmente indirizzato a superare i 300milioni di dollari annui, a conferma di una vocazione aziendale sempre più rivolta all’innovazione”.
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