Svizzera: l’obbligo “indiretto” della vaccinazione mina il principio della libertà di scelta

Così si è pronunciata la Commissione nazionale d’etica per la medicina (CNE). Il diritto di scelta delle persone è inviolabile. L’obbligo, anche indiretto, della vaccinazione limita il principio della libertà di scelta, che include anche quello di esporsi ai rischi di infezione.

Anche nella vicina Svizzera il dibattito è acceso, ma le decisioni degli organi di controllo medici e dello Stato, stanno andando in direzione completamente opposta a quello che sta accadendo in Italia. Contro l’obbligo vaccinale hanno già preso posizioni i musei, e ora si è pronunciata anche la Commissione nazionale d’etica per la medicina, anche se invita le persone a vaccinarsi. Si tratta di una responsabilità sociale, che, non può ledere, però, quella individuale.

La Commissione nazionale d’etica in materia di medicina umana (CNE) è stata istituita dal Consiglio federale nel 2001 come commissione indipendente di esperti, con l’obiettivo di garantire alle autorità una consulenza di carattere etico nel settore della medicina umana.

La CNE è composta da 15 membri. Dal 2016 Prof. Dr. iur. Andrea Büchler esercita la Presidenza della commissione, mentre Prof. Dr. theol. Markus Zimmermann è vice Presidente.

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