Interrogazione sul dolore umano: “Senza dolore. La moglie del diavolo”

Un saggio ed un romanzo. Un esordio doppio per l’autore milanese Andrea Gotti.  “Senza dolore. La moglie del diavolo”, dato alle stampe da Youcanprint, è un saggio sugli interrogativi dell’esistenza, sulla condizione umana, sul dolore dell’uomo.  Si propone come uno sguardo sulla propria condizione personale, sul rapporto con l’umanità circostante per comprendere fino in fondo se stesso; è un compendio quasi leopardiano sul dolore dell’esistenza: “L’anima continua a piangere, migliaia di gocce invisibili cadono a terra”.

L’opera arriva dopo la pubblicazione del primo volume di Andrea Gotti, “Una strana vita”, un racconto, quasi un thriller che l’autore ha confezionato partendo dall’esperienza giovanile di un soggiorno a Londra.

Le due opere, edite entrambe nel 2020, arrivano ora sulle piattaforme digitali, dopo i mesi difficili della pandemia. In autunno, calcheranno i palcoscenici di alcuni eventi culturali in Lombardia per essere presentati al grande pubblico.

Un esordio letterario su doppio binario, dunque, per Andrea Gotti che ha presentato dapprima il racconto “Una strana vita”. Dal racconto avventuroso, con un volo immaginario su un aereo rubato in un hangar, l’aereo che si inabissa, il naufragio, e poi un’avventura alla ricerca di un’arma segreta, il coinvolgimento in una storia di spionaggio, l’amore impossibile per Carla e quello, più facile ma deludente, per Odessa, l’autore trae lo spunto per una riflessione più profonda, quasi sdoppiando la sua esperienza e traslandola sul piano dell’analisi esistenziale. Gotti, quindi, trasferisce la sua esperienza nel saggio “Senza dolore”, riprende in mano il filo della sua esistenza, ne analizza i momenti positivi e negativi, le delusioni (anche quelle legate all’amore perduto), le difficoltà dei rapporti, analizza alcune situazioni personali (il rapporto difficile con il padre), analizza le distorsioni attorno a lui (l’abisso del mondo oppresso dal Dio denaro, che egli immagina come “la moglie del Diavolo”). L’analisi di Andrea Gotti è impietosa: “Siamo copie di Caino pari alla sua crudele e speculare immagine”.

Per l’autore, scrivere è un bisogno: “Ho ripreso a scrivere dopo molti anni e mi sento così strano, diverso (…) Forse è peccato ammirare me stesso dopo tanto tempo”, ma è anche la condizione che permette di rasserenare un’esperienza personale difficile e di aprirla, nonostante tutto, alla speranza. “Ormai vegeto in questa società. I miei pensieri si sono spenti con la speranza di incontrare la felicità. E se la speranza muore per ultima, è per questo che lotto ancora”.

«Per me scrivere è come una catarsi – continua Gotti – le mie esperienze personali, rivissute, sono state trasferite in un racconto. “Una strana vita” avrà un seguito e ritroveremo Andrew protagonista di altri racconti. Inoltre, ho voluto affidare ad un saggio “Senza dolore” alcune considerazioni personali, il mio contributo personale per un’analisi della condizione dell’uomo, spesso difficile e dolorosa. Il dolore fa parte dell’esistenza, ma ciò che io oggi voglio offrire ai miei lettori è il percorso di consapevolezza e di analisi che ci permette di conoscere l’esistenza,le difficoltà che essa pone, e di affrontarla al meglio».

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