Animap.it, ovvero «Il portale dei professionisti non discriminatori che rispettano la dignità umana e quindi non discriminano nessuno», come si legge nell’home page della prima mappa italiana delle attività che non richiedono il green pass. Ci si trova di tutto: dalle gastronomie ai medici, dal commercio di ogni tipo all’industria, dalla scuola allo sport e tempo libero. E molto altro. Un elenco di attività che sta crescendo di giorno in giorno e che possono facilmente essere ricercate per Cap.
L’acronimo Animap è composto delle prime lettere dell’ espressione tedesca “Anti Impf-Apartheid”, che tradotto in italiano vuol dire “Contro l’apartheid vaccinale”, e il sito internet è, nei fatti, una rete: comparso inizialmente in Svizzera (animap.ch) e in Germania (animap.info), attualmente è attivo anche in Austria (animap.at) e in Francia (animap.fr). E al momento in cui scriviamo, la rete dei cinque portali conta più di 18mila attività iscritte.
«A causa del «Corona» e della gestione politica di questa crisi stanno nascendo divisioni sempre più profonde nella popolazione. Con il passaporto vaccinale (greenpass), coloro che rifiuteranno questo siero sperimentale per il Covid-19 verranno penalizzati ed esclusi. La risposta a questa apartheid è l’Animap -spiegano nella home page i volontari che gestiscono il sito italiano-. Animap è un elenco di industrie e prodotti, per aziende di ogni settore, che non intendono escludere nessuno, e che permettono a tutti un libero accesso ai propri prodotti e servizi. Desideri anche tu rafforzare la Costituzione italiana e i diritti fondamentali e umani? Sei anche tu contro la discriminazione e l’esclusione delle persone? E allora registra gratuitamente la tua azienda su animap.it».
