Il veneto testa una pianta fiorita americana per aiutare le api

Veneto Agricoltura ha investito a ValleVecchia una superficie di circa un ettaro a silfio, pianta perenne della famiglia delle Asteracee, originaria del Nord America, naturalizzata in Veneto, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia e in Piemonte. Introdotta in Italia come ornamentale, è una pianta estremamente rustica, alta 90-180 centimetri ma capace di raggiungere in casi eccezionali anche i 3 metri di altezza.

I fiori gialli di silfio, simili a quelli del girasole, sono molto graditi alle api e agli altri insetti pronubi ed è proprio per questo motivo, e del fatto che la loro fioritura si prolunga da luglio a settembre, che Veneto Agricoltura ha avviato a ValleVecchia un campo dimostrativo che domani sarà visitato dai rappresentanti del mondo apistico veneto.

Questa coltura potrebbe dunque dimostrarsi di grande interesse per gli apicoltori: si pensi che esperienze condotte in vari Paesi europei e anche in Italia hanno evidenziato una produzione di miele fino a 150 kg/ha, con un regime minimo di 400-500 millimetri d’acqua.
Inoltre, i semi di silfio, piccoli e abbondanti, e l’acqua che si raccoglie nelle foglie, rappresentano una risorsa per l’avifauna; anche per questo il silfio è una specie raccomandata nell’ambito delle pratiche verdi (Greening) della PAC, la politica agricola europea. Come non bastasse, poiché si tratta di una pianta erbacea, la biomassa fresca o insilata del silfio è adatta per la produzione di biogas.

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