Green pass: cosa cambia

Sarà possibile svolgere alcune attività solo se si è in possesso di certificazioni verdi Covid-19 (Green Pass), comprovanti:

  • l’inoculamento almeno della prima dose vaccinale Sars-CoV-2 (validità 9 mesi)
  • o la guarigione dall’infezione da Sars-CoV-2( validità 6 mesi)
  • o l’effettuazione di un test molecolare o antigenico rapido con risultato negativo al virus Sars-CoV-2 (con validità 48 ore).

Questa documentazione sarà richiesta poter svolgere o accedere alle seguenti attività o ambiti a partire dal 6 agosto prossimo:

– Servizi per la ristorazione svolti da qualsiasi esercizio per consumo al tavolo al chiuso

– Spettacoli aperti al pubblico, eventi e competizioni sportivi

– Musei, altri istituti e luoghi della cultura e mostre;

– Piscine, centri natatori, palestre, sport di squadra, centri benessere, anche all’interno di strutture ricettive,limitatamente alle attività al chiuso;

– Sagre e fiere, convegni e congressi;

– Centri termali, parchi tematici e di divertimento;

– Centri culturali, centri sociali e ricreativi, limitatamente alle attività al chiuso e con esclusione dei centri educativi per l’infanzia, i centri estivi e le relative attività di ristorazione;

– Attività di sale gioco, sale scommesse, sale bingo e casinò;

– Concorsi pubblici.

Le sanzioni

I titolari o i gestori dei servizi e delle attività autorizzati previa esibizione del Green pass sono tenuti a verificare che ‘accesso a questi servizi e attività avvenga nel rispetto delle prescrizioni. In caso di violazione può essere elevata una sanzione pecuniaria da 400 a 1000 euro sia a carico dell’esercente sia dell’utente.Qualora la violazione fosse ripetuta per tre volte in tre giorni diversi, l’esercizio potrebbe essere chiuso da 1 a 10 giorni.

Tamponi a prezzo ridotto Il Commissario straordinario per l’attuazione e il coordinamento delle misure di contenimento e contrasto dell’emergenza epidemiologica Covid-19 definisce d’intesa con il Ministro della salute un protocollo d’intesa con le farmacie e con le altre strutture sanitarie al fine di assicurare fino al 30 settembre 2021 la somministrazione di test antigenici rapidi a prezzi contenuti che tengano conto dei costi di acquisto.

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