Stati Uniti: cos’è successo all’economia durante la pandemia

Negli Stati Uniti, dove nel 2020 l’attività economica è diminuita del 3,5 per cento, nel primo trimestre di quest’anno il Pil è cresciuto dell’1,6 per cento su base congiunturale, grazie alla ripresa di consumi e investimenti, che hanno anche beneficiato del consistente programma di stimolo fiscale approvato dal Governo. Celo spiega l’ultimo rapporto dell’Istat.

Nella prima parte del 2021 il veloce recupero dell’atti- vità si è accompagnato a un marcato rialzo dei prezzi.

A maggio l’inflazione al consumo, spinta dagli effetti della salita dei prezzi delle materie prime, dal rapido risveglio della domanda e da strozzature dell’offerta, ha accelerato sino a un tasso tendenziale del 5 per cento (4,2 ad aprile), il più alto da agosto 2008. Sebbene il fenomeno dovrebbe avere natura transitoria vi è il rischio che le pressioni inflazionistiche si diffondano, anche a causa di un surriscaldamento dell’economia, con effetti sulle aspettative di famiglie e imprese, rendendo necessaria una normalizzazione della politica monetaria.

Gli indicatori anticipatori suggeriscono il proseguimento della fase espansiva che porterebbe, sempre in base alle recenti previsioni della Commissione Europea, la crescita dell’economia statunitense nel 2021 al 6,3 per cento, mentre il progressivo allentamento delle misure di so- stegno determinerebbe una decelerazione della dinamica nel 2022 (al 3,8 per cento).

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