Pordenone, Roncadin dona 6.500 mascherine riutilizzabili ai piccoli comuni montani

Una mascherina, riutilizzabile e di produzione locale, per ogni nucleo familiare residente nei piccoli comuni montani, i più in difficoltà nel reperire e fornire i dispositivi di protezione ai propri cittadini. È questo l’obiettivo dell’iniziativa di Roncadin, l’azienda di pizze surgelate di Meduno (PN), che ha acquistato 6.500 mascherine da donare agli 11 comuni della zona: Meduno, Frisanco, Tramonti di Sopra, Tramonti di Sotto, Travesio, Vajont, Arba, Vivaro, Cavasso Nuovo, Fanna, Sequals. Il ritiro in azienda sarà effettuato della Protezione Civile che a partire da lunedì 11 maggio ne curerà anche la distribuzione.

«Siamo da sempre molto legati al territorio nel quale operiamo e abbiamo pensato a un piccolo gesto per aiutare le famiglie della zona a riprendere la vita normale con le protezioni necessarie in questa emergenza sanitaria – spiega l’amministratore delegato Dario Roncadin –. Abbiamo accolto il suggerimento di qualche amministratore perché volevamo dare il nostro contributo alla comunità in questo momento critico: i nostri comuni montani spesso non hanno le risorse, in termini di fondi ma anche di contatti e canali con i fornitori, per un acquisto massiccio e veloce di mascherine, e allora abbiamo deciso di muoverci noi, nella convinzione che un’ulteriore disponibilità di protezione aiuterà ulteriormente la comunità della vallata a limitare il contatto e scongiurare la diffusione del virus. Oltre alle 6.500 mascherine che saranno ritirate nei prossimi giorni dalla Protezione Civile e destinate ai comuni, ne abbiamo acquistate altre 1.000 che doneremo ai nostri dipendenti, da usare nella vita al di fuori dell’azienda (all’interno infatti sono già in uso protezioni e dispositivi  di tipo chirurgico)».

Roncadin ha voluto anche considerare la sostenibilità, scegliendo mascherine di stoffa, riutilizzabili, utili per un uso prolungato e per proteggersi quando si hanno contatti con altre persone nella vita di tutti i giorni. Inoltre le mascherine sono totalmente “Made in Nord Est”: il tessuto è prodotto in Veneto e sono state confezionate da un’azienda di Tolmezzo (UD). «Anche questo è un modo per dare una mano alla ripartenza della nostra economia – sottolinea Roncadin –. La regione Friuli Venezia Giulia e la Protezione Civile stanno mettendo in campo grandi risorse nella distribuzione di mascherine, ma anche noi come azienda sentiamo di essere chiamati a fare la nostra parte. La Fase 2 durerà molto tempo e perché abbia successo è fondamentale un’assunzione di responsabilità da parte di tutti: per molte famiglie l’acquisto prolungato delle protezioni rappresenta una spesa onerosa e sostenerle in questo senso è, oltre che un gesto di solidarietà, anche una misura importante per prevenire il ritorno dei contagi».

 

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